spermi infertili al microscopio

La sterilità maschile è incurabile?

Le cause che portano alla sterilità
Differenza tra sterilità primaria e secondaria
Essere infertile
La sterilità di coppia
I modi per capire se si può avere figli
La cura più riuscita

La sterilità maschile è la situazione nella quale la coppia non riesce a concepire un figlio a causa di problematiche legate all’apparato riproduttore dell’uomo.

Quello della sterilità è un problema piuttosto diffuso nella popolazione generale. Si possono distinguere dei casi di sterilità femminile, dei casi di sterilità maschile e dei casi in cui sia l’uomo che la donna sono subfertili e questo configura una sterilità di coppia, in cui entrambi sono responsabili del mancato concepimento.

La maggior parte degli uomini che soffre di questa problematica si chiede se la sterilità maschile è incurabile o se si possono trovare delle cure specifiche per risolvere la situazione. Far venire alla luce un bambino è uno dei desideri principali della nostra specie e quando si riscontrano difficoltà sarebbe utile fare una visita dal ginecologo e dall’urologo, per poi eventualmente rivolgersi a centri di cura specifici.

Vi sono in Italia dei centri specializzati per la cura della sterilità maschile. Un importante centro Italiano si trova a Milano nell’Ospedale San Raffaele, un altro si trova a Perugia nell’azienda ospedaliera locale ed un altro centro famoso è il centro di sterilità di Brunico.

Centri specializzati si trovano anche nel Sud Italia, sebbene quelli più famosi della nostra nazione siano quelli elencati in precedenza. Ciò non toglie che vi sono differenti opportunità di screening e di eventuale cura sparse nel nostro territorio.

Come si diventa sterili

Per capire perché si diventa sterili bisogna conoscere le cause che possono portare all’infertilità maschile. Cerchiamo di capire di seguito quali sono le cause principali che potrebbero essere alla base di questa problematica.

Una delle possibili cause di sterilità maschile è il varicocele. Si tratta di una dilatazione del cordone spermatico che si manifesta con formazioni di varici. Esso colpisce prevalentemente il cordone spermatico di sinistra, a causa di una particolare condizione di vascolarizzazione, dal momento che a sinistra la vascolarizzazione è a carico dei vasi renali con conseguente maggior portata.

Vi sono dei casi di varicocele congenito, ma generalmente esso compare durante la pubertà, a causa di un aumento del volume testicolare e della vascolarizzazione. Le vene testicolari possono diventare incontinenti, determinando la comparsa delle varici e la tipica dilatazione venosa che caratterizza il varicocele stesso.

Il picco di incidenza è proprio tra i 10 e i 19 anni e la prevalenza della patologia nella popolazione generale maschile è del 15-20%. Ad oggi sono in corso numerosi studi per capire se vi è sempre una corrispondenza tra varicocele ed infertilità: non si può affermare con certezza che la presenza del varicocele determini sterilità maschile, ciò che si può dire è che la prevalenza di questa varicosità è maggiore nella popolazione infertile, nella quale raggiunge il 30-40%, rispetto al 15-20% della popolazione generale.

Anche cause infettive, come orecchioni, mononucleosi e parotite, possono essere alla base della sterilità maschile.

Ci si chiede poi se avere rapporti non protetti può aumentare il rischio di infertilità nell’uomo. In realtà non aumenta il rischio di infertilità, ma si ha un aumento del rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Sarebbe quindi preferibile avere rapporti protetti, soprattutto con le partner non abituali.

Le sofisticazioni ambientali, come ad esempio particolari tipologie di trattamento degli alimenti, possono contribuire a far nascere una difficoltà a procreare e possono portare molti uomini a pensare non posso avere figli.

Anche gli stili di vita possono contribuire negativamente. Ad esempio uno stile di vita poco salutare, con scarsa attività fisica e alimentazione non corretta potrebbe essere un fattore di rischio e potrebbe influire. Diversi studi scientifici hanno mostrato che esiste una correlazione tra obesità ed infertilità maschile e femminile, ecco perché sarebbe bene ridurre il peso corporeo.

Tra gli stili di vita poco salutari rientrano anche il consumo di alcol ed il fumo di sigaretta, ritenuti fattori che potrebbero influire sulla fertilità dell’uomo.

Si sente spesso parlare di sterilità e jeans stretti, magari anche prodotti con tessuti sintetici. Le mode attuali mostrano sempre più spesso la necessità di indossare vestiti attillati e nel caso degli uomini dei jeans stretti per seguire le ultime tendenze.

Si è dimostrato che indossare jeans stretti può influire in maniera negativa sulla fertilità dell’uomo e dunque sulla capacità di concepire della coppia.

Un’altra questione è quella della relazione che c’è fra la sterilità e l’abitudine di avere il telefonino in tasca, un’abitudine che era tipica solo dei più giovani, ma che oggi interessa tutta la popolazione, sia maschile che femminile.

Secondo alcune ricerche scientifiche condotte in prestigiosi centri di ricerca, l’avere sempre il telefonino in tasca potrebbe rendere gli uomini sterili. Questo interesserebbe in maggior modo i più giovani, oltre che per il loro utilizzo maggiore dello smartphone anche perché in una fase di sviluppo dell’apparato riproduttore.

Tutte queste condizioni possono anche portare ad una maggiore sensibilità del glande. La maggiore sensibilità di questa zona può essere alla base di altre problematiche, come quella della eiaculazione precoce, un problema che colpisce molti uomini. Si consideri come venire subito la prima volta è normale, bisogna iniziare però ad indagare se il problema della eiaculazione precoce persiste anche nei successivi rapporti sessuali.

Differenza tra sterilità primaria e secondaria

Quando si parla di sterilità, sia maschile che femminile, si deve fare una distinzione fra la sterilità primaria e la sterilità secondaria. Quando si parla di sterilità primaria si fa riferimento ad un individuo che non ha mai avuto figli ed ha sempre avuto problemi a concepire. Con sterilità secondaria si intende invece una difficoltà a mettere alla luce in individui che in passato hanno procreato.

Vi sono alcuni sintomi di infertilità maschile, che potrebbero segnalare la presenza di una difficoltà ad avere figli. I sintomi e segni principali sono: presenza di masse all’interno dello scroto, testicoli di dimensioni ridotte, testicoli di dimensioni diverse, anomalie negli spermatozoi, alterati livelli di ormoni, ridotta produzione di sperma.

Il liquido seminale è importante da valutare. Bisogna valutare sia la quantità che la qualità liquido seminale, perché alterazioni in uno di questi aspetti o in entrambi possono portare alla sterilità maschile.

Uomini con un solo testicolo possono concepire se l’unico testicolo presente ha una corretta funzionalità. Una funzionalità ridotta determinerebbe invece l’incapacità di mettere alla luce la prole, con conseguente sterilità maschile.

Si sente talvolta parlare di un termine medico non a tutti noto. Questo termine è astenoteratozoospermia, utilizzato per indicare una ridotta quantità degli spermatozoi ed anche una loro ridotta motilità. Questi parametri possono essere valutati con l’esecuzione di uno spermiogramma.

Per quanto riguarda le donne, una domanda posta è se la pillola del giorno dopo fa diventare sterili le donne. In realtà non funziona in questo modo, le donne che assumono la pillola del giorno dopo non diventano sterili, ma impediscono la gravidanza solo in quel determinato momento.

Differenza tra sterilità ed infertilità

La differenza tra sterilità ed infertilità è la seguente: nella sterilità non si ha la capacità di concepire, mentre nell’infertilità non si ha la capacità di portare correttamente a termine la gravidanza. Questa differenza è importante e deve essere conosciuta.

Per analizzare la capacità riproduttiva dell’uomo è utile eseguire uno spermiogramma. Questo esame consente di valutare il liquido seminale e di scoprirne le caratteristiche. I valori sperminali buoni, ovvero i valori normali di uno spermiogramma, da tenere principalmente in considerazione sono i seguenti:

  • Volume dell’eiaculato: maggiore di 1,5 ml
  • Concentrazione degli spermatozoi: maggiore di 15 milioni per ml
  • Motilità totale e progressiva: 40% e 32%
  • Morfologia: maggiore 4%
  • Vitalità: maggiore 58%
  • Numero totale di spermatozoi: maggiore di 39 milioni
  • pH: maggiore di 7,2

E’ fondamentale anche la qualità dello sperma. Quando si esegue lo spermiogramma non si analizzano infatti solo parametri quantitativi, ma anche parametri qualitativi. Una alterazione della qualità e della forma dello sperma potrebbe determinare delle difficoltà a procreare.

disegno con tanti spermi infertili

Sterilità di coppia

Come spiegato nell’introduzione di questo approfondimento sulla sterilità maschile, vi sono dei casi in cui bisogna parlare di sterilità di coppia. In questo caso i partner possono essere entrambi subfertili oppure sterili, con conseguente incapacità di procreare.

La sterilità di coppia implica che non sia possibile avere figli e questo potrebbe portare anche a valutare eventualmente l’adozione. In Italia vi è un ottimo programma di adozione, gestito da leggi specifiche in materia e che le coppie con difficoltà a procreare possono valutare.

Come si capisce che si è sterili

Per riconoscere la sterilità maschile e capire che si è sterili possono essere eseguiti degli esami specifici. Gli esami solitamente richiesti sono lo spermiogramma ed il seminogramma.

Lo spermiogramma è un esame condotto sull’eiaculato, allo scopo di valutare le caratteristiche degli spermatozoi. Questo esame valuta sia aspetti quantitativi che parametri qualitativi degli spermatozoi, ad esempio il numero complessivo, la concentrazione e la motilità.

Il seminogramma è un altro esame utile per avere più informazioni sulla capacità riproduttiva degli uomini. Partendo da un campione di seme, si conducono esami macroscopici, microscopici, quantitativi e qualitativi.

I down sono sterili?

La sindrome di down è una patologica genetica determinata dalla trisomia 21. I down sono sterili e non possono mettere alla luce dei figli.

La sterilità è incurabile?

La sterilità non è incurabile, è possibile infatti mettere in atto dei trattamenti per tentare di risolvere la problematica. E’ importante non arrendersi e non demoralizzarsi mai: ci sono dei casi di persone che dopo trenta anni di tentativi senza successo sono riusciti a concepire un figlio.

Bisogna rivolgersi a dei professionisti che sappiano come si cura la sterilità maschile. Abbiamo parlato dei centri specializzati in Italia nella risoluzione di questa problematica, a cui si può fare riferimento per avere supporto di vario tipo.

Innanzitutto sarebbe bene prevenire la problematica, correggendo lo stile di vita ed eliminando i fattori di rischio elencati fra le cause della sterilità maschile.

Un possibile rimedio alla difficoltà di concepire potrebbe essere il concentrare i rapporti nel periodo ovulatorio. Questo dovrebbe aumentare la probabilità di procreare e potrebbe essere un valido rimedio per aggirare le difficoltà.

Sicuramente importante nella diagnosi e nel trattamento della sterilità maschile è l’andrologo, una figura professionale che potremmo definire come ginecologo per i maschi. L’andrologo, dopo attente analisi, potrebbe indirizzarvi ad un centro specifico per la cura della sterilità maschile e/o proporvi una terapia ormonale.

Tutti coloro a cui viene proposta questa terapia si domandano se la cura ormonale fa male. Stiamo parlando di una terapia a base di gonadotropine, che è stata testata più volte ed approvata. Sicuramente vi sono degli effetti collaterali possibili e dei rischi correlati, ma questo vale per qualunque tipo di terapia farmacologica a cui ci si sottopone.

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