
L’origine dell’eiaculazione notturna
In campo medico, con il termine “polluzione” si indica l’emissione involontaria ed incontrollata di liquido seminale, dovuta principalmente ad un reflusso.
In pratica, rispetto all’eiaculazione vera e propria, la polluzione non deriva da una stimolazione fisica sessuale.
Si tratta di un fenomeno che si verifica quasi esclusivamente di notte, ragion per cui si parla di polluzione (o eiaculazione) notturna.
Il fatto che la polluzione sia un fatto fisiologico del tutto normale, non significa che essa sia slegata da problematiche, soprattutto emotive e psicologiche, date, in tal caso, dall’imbarazzo che sovente il suo verificarsi suscita nei ragazzi e negli uomini adulti che le subiscono. Gli individui che si svegliano durante il sonno, a causa di una sensazione di bagnato proveniente dalle mutandine, potrebbero essere più soggetti a fare cilecca a letto. Anche in questo caso però le ragioni possono essere più legate alla sfera emotiva che ad un disturbo fisiologico.
Le polluzioni notturne (il termine deriva dal latino “pollutio” o dall’inglese “pollution” ovvero “macchiare”) rappresentano un fenomeno frequente anche se forse non discusso come si dovrebbe, probabilmente perchè considerato a tutt’oggi, come fu in modo più evidente nei secoli passati, quando veniva bollato come negativo ed associato ad una condizione di sporcizia sia fisica che morale, un tabù.
Eppure per andrologi e sessuologi, l’eiaculazione involontaria notturna è un fenomeno naturale e fisiologico, riscontrabile più o meno nella totalità del genere maschile, anche se molto più frequente durante l’adolescenza, a testimonianza di una sessualità ancora immatura, che tuttavia si avvia verso la sua piena completezza.
Non di rado le polluzioni scaturiscono da sogni erotici e non di rado si riscontrano in uomini che intendono osservare la castità, astenendosi da rapporti sessuali. Non è un caso se risulti molto frequente tra i preti.
La polluzione non è affatto uguale alla masturbazione, anzi ne rappresenta l’esatto contrario: a differenza di quest’ultima infatti, che è un atto volontario e controllato, l’emissione di sperma durante il sonno è sempre imprevista ed involontaria, anche se frequentemente conseguenza di sogni erotici, quindi di visioni e sensazioni di tipo sessuale.
Tuttavia nell’eiaculazione di notte di questo tipo non c’è mai stimolazione o sfregamento manuale ai genitali, tipico invece della masturbazione. Può caratterizzare però alcune particolari fasi del sogno lucido, diventando quindi un’azione piuttosto “volontaria e meditata”.
Sulle polluzioni notturne, che non indicano mai uno stato patologico da curare, gli esperti hanno formulato diverse teorie nel tentativo di darne una spiegazione scientifica attendibile.
Tendenzialmente si ritiene che l’eiaculazione notturna involontaria sia caratteristica della pubertà (intorno ai 13 anni), una sorta di fisiologico rito di iniziazione del giovane ragazzo che sta sessualmente maturando (anche se non si riscontra necessariamente in tutti i ragazzi di pari anni); negli adulti invece, le polluzioni notturne si riscontrano in genere durante i lunghi periodi di digiuno sessuale e potrebbero quindi essere una risposta dell’organismo alle mancate eiaculazioni.
Per la suddetta ragione, le polluzioni rappresentano, quando ci sono, un episodio del tutto sporadico negli uomini adulti sessualmente attivi.
Non sono previste specifiche terapie per combattere l’eiaculazione durante la notte, che appunto, è bene ripeterlo, non è quasi mai causata da malattie dell’apparato genitale (come erroneamente si credeva in passato), anche se ad ogni modo il parere del dottore può rivelarsi un valido aiuto per eventuali chiarimenti e per rassicurare il paziente, soprattutto quando il soggetto è protagonista di un’eiaculazione precosissima nella realtà.
Vediamo infine di dare una risposta ad un paio di domande che in molti si pongono: le polluzioni notturne riguardano solo gli uomini?
Le donne ne sono esenti?
Sì e no, nel senso che anche il gentil sesso può essere interessato dal medesimo fenomeno, ovvero il verificarsi di una involontaria, improvvisa e forte eccitazione notturna fino al raggiungimento dell’orgasmo, solo che in questo caso il termine polluzione non risulta appropriato e si parla invece di “crisi secretiva”, indicando con tale espressione l’involontaria capacità anche della donna di provare piacere e raggiungere l’orgasmo senza l’intervento di stimoli fisici.
Dal punto di vista fisiologico dunque, si tratta dello stesso identico evento, che però viene indicato con vocaboli diversi in riferimento alle differenze anatomiche che intercorrono tra uomini e donne. Un po’ per le stesse ragioni per cui l’eiaculazione precoce femminile non è vista mai come un problema, così le secrezioni notturne senza sfregamento del clitoride, sono viste come qualcosa di assolutamente naturale.