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Iaculazione precoce

 

Si stima che solo in Italia gli uomini affetti da ieculazione precoce siano milioni. In realtà, anche se il termine esatto sarebbe “eiaculazione”, si stima come sia entrato ormai nel gergo comune, risultando a volte persino più utilizzato.
Ad ogni modo, si tratta del disturbo sessuale maschile più diffuso in assoluto.

Ma cosa si intende con l’espressione eiaculazione (o ieculazione) precoce?

Si classificano in questo modo quei rapporti di coppia in cui l’uomo raggiunge l’orgasmo ed eiacula troppo in fretta per poter ritenere il rapposto stesso sufficientemente appagante per uno o per entrambi i partners.
E’ fin troppo evidente quanto tale disturbo, dai risvolti psicologici enormi, si ripercuota negativamente sulla qualità della relazione sentimentale. L’uomo, dopo una serie di iaculazioni immediate, si sente frustrato ed incapace di far fronte ai bisogni della compagna, cadendo spesso preda di depressione, forti insicurezze e timori di vario genere. Di frequente egli teme di essere tradito, perchè immagina che la propria partner possa cercare la gradificazione che non riceve da lui, da un’altra persona di sesso maschile. Questo pensiero può divenire persino ossessivo e ledere l’apparato nervoso del soggetto. La donna, da parte sua, non solo non si sente soddisfatta dal punto di vista strettamente sessuale, ma tende spesso a considerare il problema maschile come una forma di egoismo, tipica di chi concentra tutte le energie intorno ai propri bisogni trascurando al contempo quelli altrui.
La ieculazione precoce conosce vari stadi di gravità: i peggiori da affrontare sono i casi in cui l’uomo eiacula addirittura prima della penetrazione o solo dopo qualche spinta coitale, tipici di chi ha poca esperienza sessuale ed è alla presa con le prime volte. Si rivelano invece un po’ più gestibili le situazioni in cui l’acme del piacere viene raggiunto in un arco di tempo variabile dai 2 ai 4 minuti, che sono comunque troppo esigui per consentire di considerare un rapporto soddisfacente di durata normale.

Ma quali sono le cause della ieculazione precoce?

Nella stragrande maggioranza dei casi esse sono di natura psicologica e solo raramente fisica.
Appartengono frequentemente alla seconda categoria una certa ipersensibilità del glande, il frenulo corto, infiammazioni della prostata e del tratto urinario (prostatiti e uretriti), livelli ormonali fuori norma, anomalie nei neurotrasmettitori (spesso si riscontrano a fronte di abuso di alcool e/o stupefacenti o durante cure con psicofarmaci), lesioni del sistema nervoso in seguito a traumi o interventi chirurgici.
Più complessa e articolata è invece la sfera delle cause psicologico-comportamentali, quasi sempre inconsce, che vanno dall’impotenza all‘ansia generica o da prestazione, dalle più disparate forme di mosoginia a motivi o tabù religiosi, dallo stress, soprattutto se prolungato, alla concezione stessa del sesso e del rapporto sessuale, visti come qualcosa da consumare in fretta e senza troppi sentimentalismi.

Esistono rimedi e soluzioni per la ieculazione precoce?

Certamente sì, ma bisogna scegliere la strada giusta ed evitare illusorie quanto inutili scorciatoie.
Innanzitutto è bene fare chiarezza sulla marea di prodotti in tal senso (spray, creme, gel, pillole, preservativi ecc.) la cui pubblicità invade internet fin dai suoi albori, promettendo miracoli: tali articoli, che esplicano un effetto ritardante, non sono privi di effetti collaterali, tra cui una eccessiva desensibilizzazione del pene nel caso di preparati topici, sonnolenza, mancanza di lucidità mentale, difficoltà di erezione, solo per citarne alcuni, per quanto riguarda le pillole da assumere per via orale, in pratica psicofarmaci antidepressivi, un tipo di medicamento che deve essere sempre prescritto dal medico e mai usato a caso.
Da ciò si evince che prodotti ritardanti e farmaci non possono essere considerati soluzioni d’elezione o definitive per trattare il disturbo della precocità eiaculatoria, non solo per gli eventuali effetti collaterali, ma anche per il fatto che la riuscita del rapporto non può e non deve essere sempre e comunque dipendente dall’assunzione di simili rimedi.

Cosa fare dunque?
Rivolgersi allo specialista è il consiglio migliore che si possa dare in questi casi.
Per ragioni culturali e caratteriali, molti uomini si vergognano di dichiarare di soffrire di disfunzioni sessuali, ma bisognerebbe tener presente che la sfera intima, esattamente come tutte le altre che ci appartengono, va affrontata e trattata allo stesso modo, ovvero cercando di scoprirne le cause e poi di rimuoverle.
Se la ieculazione precoce scaturisce da motivazioni fisiche come, ad esempio, quelle sopra elencate, la rimozione delle stesse grazie ad una terapia medica mirata, comporterà l’immediata risoluzione anche del problema eiaculatorio. Quando le cause invece, come quasi sempre accade, sono ascrivibili a ragioni psicologiche e comportamentali, uno specialista sessuologo e/o psicologo, attraverso un percorso ed un approccio appropriatio, o seguendo un efficacie sistema anti eiaculazione precoce come il metodo Dogovich, si potrà comprendere le ragioni del disturbo sessuale, di carattere spesso inconscio e rimuovere alla base le ragioni in grado di provocare il blocco di una sessualità piena ed appagante, imparando senza difficoltà particolari come gestire in modo autonomo il riflesso eiaculatorio.

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